tremö no al deliquio. Si lasciö scivolare sul pavl- mentO di legno e, dOPO aver appogglato un ditO silen- 2i0S0 sul labbro che l'aveva lambita, 10 accostö, umi- do, alla rozza tela dei pantaloni del ragazzo, e palpan- dO il turgore del suo pene gli disse con voce rauca: <<Mi hai fattO SCIOCCO 》 . 65
<<Si, capo». L'uomo SOllevö una biro azzurra, le alitö sopra per intiepidire l'inchiostro e domandö senza guardarlo: <<MariO Jiménez», rispose MariO Jiménez solenne- mente. E, appena terminö di esalare questa Vitale COmUn1- cazrone, Si a 、Ⅳ 1C1n6 all'invetriata, staccö l'avviso e IO pig10 nei piu profondi recessi della tasca posteriore dei pantaloni. 10
<<Pessime! Mi 0 任 +ono la candidatura alla Presiden- za della Repubblica». «Don Pablo, ma formidabile!». «Formidabile che mi candidino. Ma se poi mi eleg- gono? 》 . <<CertO che la eleggeranno. La conoscono tutti. ln casa di miO padre un libro S010 , ed suo 》 . <<E questO cosa prova?». <<Come, cosa prova? Se miO padre, che non sa ne leggere ne scnvere, ha un libro suo, questO significa Che vinceremo». 《、 nceremo ” ? 》 . <<CertO, iO VOtero per lei in ogni n10d0 》 . <<Ti ringrazio del tuo appoggio»・ Neruda piego i resti mortali del telegramma e li seppelli nella tasca posteriore dei pantaloni. ll posti- no IO stava guardando con un espressione umida ne- gli OCChi che al vate ricordö un cucciolo SOttO la piog- gerella di Parral. Senza una smorfia disse: くく Adesso andiamo all'osteria a conoscere questa fa- mosa Beatriz Gonzålez». «Don Pablo, sta scherzando». <<ParIO sul seriO. AndiamO 6n0 al bar, assaggiamo un vinello e diamo un'occhiata alla fidanzata». <<Stramazzera se Ci vede insieme. pablO Neruda e MariO 、 Jiménez Che bevono insleme all'osteria! muore!>>. <<Sarebbe m01t0 triste. Anziché scriverle una poe- Sia dovrei confezionarle un epitaffio». II vate Si avviO con passo risolutO 1 a , accorgendo- Si Che MariO rimaneva indietro a fissare imbambolato l'orizzonte, si VOltö e gli disse: «E adesso che c み . 29
alla lingua e lottava per esplodergli tra i denti. Arrestö il passo, e roteando un ditO impertinente a pochi cen- timetri dal naso del suo illustre cliente, disse: <<Lei crede che tutto il mondo, voglio dire ″ 0 il mondO, con il ventO, i mari, gli alberi, le montagne, ⅱ 応 80 , gli animali, le case, i deserti, le piogge ・・・》・ 巛… adesso puoi giä dire "eccetera">>. 巛 ... gli eccetera! Lei crede Che il mondO intero Sia metafora di qualcosa?». Neruda spalancö la bocca, e suo mento robusto parve staccarsi dal V01t0. <<E una stronzata quellO che hO domandato, don Pablo み . 巛 N ・ 0 , davvero, 》 . <<Perö ha fattO una faccia CO strana». 巛 NO , il fattO che mi sono messo a pensare». Spavento 、 con un gestO della mano un insettO im- maginario, si tiro su i pantaloni molli e, trafiggendo col dito il petto del giovane, disse: <<Senti, MariO. Facciamo un pattO. IO adesso me ne vadO in cuclna, mi ・ preparo un omelette di aspirine per meditare sulla tua domanda, e domani ti dO il n110 parere». «Sul serio, don Pablo み . <<SuI seriO, Si. domani>>. Tornö verso casa e, gmnto sulla soglia, si appoggro alla porta e incrocio pazientemente le braccia <<Non entra?», gli gridö Mario. <<Ah, no. Stavolta aspettO che tu te ne vada». postino scostö la bicicletta dallampione, fece suonare glubilante il campanello e, con un sorr1SO tantO ampiO da abbracciare poeta e dintorni, disse: «Arrivederci, don Pablo». <<Arrivederci, ragazzo». 19
ragone dei nostri figli denutriti; C era una SOla possibi- li 朝 di salvare il Cile, sottraendolo una VOlta per tutte agli artigli sanguinari del marxlsmo: protestare pic- chiando sulle casseruole con tantO fragore che 巛 il ti- cosi egli defini il presidente Allende ー ne ranno» rimanesse assordato e paradossalmente prestasse orecchio ai lamenti della popolazione rassegnando le dimissioni. Allora sarebbe tornatO Frei, 0 AIessandri, 0 il democratico Che vorrete VOi, e il nostro paese avrä libertä, democrazia, carne, PO Ⅱ 0 e televisione a COlori. QuestO discorso, che riscosse qualche applauso tra il gruppetto delle donne, ん siglato da una frase pro- nunciata dal compagno Rodrfguez, che ai primi ac- cenni del deputato aveva disertato il minestrone CI-II aveva datO di piglio con qualche anticipo. «Figli0 di puttana!». Senza far uso del megafono, fidando nei propri polmoni proletari, egli aggiunse al complimento alcu- ne informazioni Che le «gentili compagne» conoscere se non volevano lasciarsl manipolare da quegli stregoni in giacca e cravatta che sabotavano la produzione e accaparravano i rifornimenti provocan- dO artificialmente la carestia, Che Si lasciavano cor- rompere dagli imperialisti e complottavano per ab- battere il governo del POP010. Quando gli applausi delle donne premiarono anche le sue parole, con pi- gliO energico egli si tirö su i pantaloni e gettö un OC- chiata di sfida a Labbé, il quale, abile interprete delle condizionl oggettive, Si limitö a sorridere sormone e a lodare gli ultimi brandelli di democrazia in Cile, che avevano consentito 10 svolgersi di un dibattito di COSI alto 1iVe110. Nei giorni seguenti le contraddizioni del processo, 83
<<Fermo, maestro, Che se la vedova Si scatena tantO perché adesso tocca alla figlia 》 . Dodici secondi dopo questa profezia, quand0 le orecchie di tuttO il PUbbliCO SObriO, ebbro 0 inco- SCiente erano tese verso la cucina, quasi aspl- rate da un possente magnete, e mentre e Guzman simulavano di nettarsi le palme sudate sulla cam1Cia prima di erompere ln un tremulO accompa- gnamento, l'orgasmo di Beatriz decollö verso la notte siderale, con una cadenza Che ispirö le coppie sulle dune («uno COSi, tesoro», chiese la turista al telegrafi- sta), rese scarlatte e sfolgoranti le orecchie della vedO- va e ispirö le seguenti parole al parroco nella sua ve- glia sul campanile: <<Magnificat, stabat, pange lingua' dies irae, benedictus, kirieleison, angelica». Alla fine dell'ultimo trillo la notte intera parve inu- midirsi e il SilenziO Che segui ebbe qualcosa di turbO- lentO e conturbante. La vedova lasciö cadere sul pal- CO l'inutile microfono e con il sottofondo di alcuni vacillanti applausi iniziali provenienti da dune e SCO- gli, cui subitO si unirono quelli entusiasti del gruppo dell'osteria e gli altri, ben cadenzati, di turisti e pesca- tori, a formare una autentica cateratta rallegrata dal patriottico <<Viva il Cile, merda!» dell'ineffabile com- pagno Rodrfguez, passo in cucina per veder scintilla- re fra le ombre gli occhi in estasi di figlia e genero. Fa- cend0 segno COI pollice sopra la spalla, sputö verso la coppia le parole: <<L'ovaZ10ne e per VOi, C0101 bi 》 . Beatriz si copri la faccia inondata di lacrime di feli- Cita sentendosi ribollire di un impr0VVIS0 rossore. <<Te l'avevo dettO, Oh ! 》 . MariO Si infilö i pantaloni e li serrö forte con la cor- 98