pescatore JOSé Jiménez tor - みる会図書館


検索対象: IL POSTINO DI NERUDA
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1. IL POSTINO DI NERUDA

Nel giugno 1969 due motivi, tanto fortunati quan- tO banali, indussero MariO Jiménez a me- stiere. Primo, la sua disaffezione per le fatiche della pesca, che lo buttavano giü dal letto prima dell'alba, quasl sempre mentre sognava di audaci amori imper- sonati da eroine ardenti simili a quelle Che vedeva Su110 schermo del cinematografo di San Antonio. QuestO talentO, unitO alla conseguente 、 simpatia per 1 raffreddori, reali 0 finti, mediante i quali si sottraeva un giorno Si e uno no alla preparazione dell'attrezza- tura sulla barca di suo padre, gli permetteva cro- g101arsi SOttO le nutrite COltri cilene, perfezionando i suoi idilli onirici, finché il pescatore JOSé Jiménez tor- nava dall'alto mare inzuppato e affamato, ed egli miti- gava il suo complesso di colpa imbandendo una cola- 210ne di pane croccante, chiassose insalate di P0n10- doro con cipolla, piu prezzemolo e coriandolo, e una drammatica aspirina Che inghiottiva quandO il sarca- smo del genitore gli penetrava 6n0 alle ossa. <<Cercati un lavoro 》 , era la frase semplice e feroce con cui れ 0 concludeva uno sguardo accusatore Che riusciva a tenere 6n0 a dieci minuti, e Che 1 al CO- munque durö meno di cinque. <<Si, papä», rispondeva Mari0, pulendosi il naso con la manica del pullover. Se questo, forse, ん il motivo banale, l'altro, quello fortunato, fu il possesso di un'allegra bicicletta marca 7

2. IL POSTINO DI NERUDA

amore SOttO la luna piena, e verso le dieci di sera don- na Rosa vide arrivare un battaglione di pescatori piü assetati dei legionari nel Sahara. ln capo a tre ore, in cul non fece altro che vuotare brocche, la vedova Gonzälez, priva dell'aiuto di Ma- riO che tentava di incidere per Neruda le rotazioni di astri siderei, perfezionö l'immagine dei con una frase che elargi a don JOSé Jiménez: <<Oggi siete piu secchi di uno stronzo di cammello». Mentre nella maglca macchinetta nipponica cade- vano api lascive in preda a orgasmi di SOle, le trombe piegate sui calici delle margherite costiere, mentre i cani randagl latravano ai meteoriti Che cadevano sul Pacifico come in una festa di capodanno, mentre le campane della terrazza di Neruda venivano azionate manualmente oppure capriCC10samente orchestrate dal vento, mentre il gemito della sirena del faro si di- latava e contraeva evocando la tristezza di una nave fantasma nella nebbia d'altO mare, mentre nel ventre di BeatriZ Gonzålez un cuor1Cino si disvelava, dappri- ma al timpano di MariO e poi al reglstratore, le «con- traddizioni del processo politico-sociale», dice- va il compagno R0drfguez, scarruffandosi rabbiosa- mente il pettO VillOSO, cominciarono a creare qualche di 缶 C01 朝 nel semplice paesello. Dapprima mancö la carne di manzo con cui dar sostanza alla 04Z4e な . La vedova Gonzålez si vide Ob- bligata a improvvisare una zuppa a base di verdure raccolte nel campi VICin1, ln CI..II nuotavano POChe no- stalgiche ossa deprivate delle fibre di carne. Dopo una settimana di simili allestimenti strateg1Ci, i pen- S10nanti elessero un C01 1tatO , in una turbolenta se- duta, benché intimamente convinti Che carestia e mercato nero fossero provocati dalla reazione Che CO-

3. IL POSTINO DI NERUDA

«Allora, cosa Ⅷ 01e che le dica, don Pablo? Lei l'unica persona in paese che puo aiutarmi. Tutti gli al- tri sono pescatori Che non sanno dire mente». 巛、 anche quei pescatori SI sono lnnamorati, e SO- no riusciti a dire qualcosa alle ragazze che gli piaceva- no 》 . <<Teste di pesce!». <<Perö le hanno fatte lnnamorare e SI sono sposati con ー 0r0. Cosa fa tuo padre?». <<Pescatore, per forza!>>. <<ECCO! Dovrä pur aver parlatO qualche VOlta con tua madre, per convmcerla a sposarlo». «Don Pablo, il paragone non regge, perché Beatriz molto piü bella di mia madre». <<Caro MariO, non resisto alla curiositä di leggere il telegramma. Permetti?». <<Con m01t0 piacere». <<Grazie». Neruda cercö di strappare la busta che conteneva il messaggio, ma nel tentatiVO 10 fece a pezzi. Alzan- dosi sulla punta dei piedi, Mari0 tentö di spiare il contenuto da sopra la sua spalla. <<Non viene dalla Svezia, vero?>>. 巛 NO 》 . «Crede che le daranno il premio N0bel quest'an- 巛 } 0 smesso di preoccuparmene. Mi sembra irrl- tante vedere il miO n01 e comparire ognl anno tra i concorrenti, come se fOSSi un cavallO da corsa». «Allora di chi il telegramma?». «Del Comitato Centrale del Partito». Ⅱ poeta interpose una pausa drammatica. <<Ragazzo, oggl non sara per caso martedi 1 ? 》 . <<Cattive notizie?>>. 28

4. IL POSTINO DI NERUDA

della destra nella zona, che nell'ultima campagna ave- ・ va promesso di prolungare l'allacciamento elettrico 6n0 alla caletta, e che un POCO alla VOlta si apprestava a tener fede al gluramento, come ben dimostrava l'i- naugurazlone di uno sconcertante semaforo corché dOtatO dei tre COlori regolamentari all'in- crocio di terra battuta da cui transitavano il camlon che raccoglieva il pesce, la bicicletta Legn. ano di Ma- riO Jiménez, aslnl, canl e galline stordite. <<Siamo qui a lavorare per AIessandri>>, disse distri- buendo volantini al gruppo ・ I pescatori li presero con la cortesia acquisita in tanti anni di sinistra e di analfabetismo, osservarono la fOtO dell'anziano ex presidente, la cui espressione collimava con la sua prassi di governo e con le predi- che austere, e riposero il fogliO nel taschino della ca- micia. Soltanto Mario 10 restitui. 巛 IO VOtO per Neruda», disse. Ⅱ deputato Labbé estese il sorriso dedicato a Ma- riO al gruppo dei pescatori. Tutti rimanevano cattura- ti dalla simpatia di Labbé. Lo stesso Alessandri 10 sa- peva, forse, e perciö 10 mandava a far propaganda per lui tra i pescatori, esperti in ami da pesca, ma altret- tantO abili nell'evitarli. «Neruda», ripeté Labbé, dando l'impressione che le sillabe del nome del vate percorressero i suoi denti uno per uno. <<Neruda un grande poeta. Forse il piü grande di tutti i poeti. Ma, signori, francamente non 10 vedo quale presidente del Cile». lncalzö Mario C01 volantino, dicendogli: <<Leggilo, su. Magari ti convmci>>. Ⅱ postino mise in tasca il 応 gliO piegato, mentre il deputato Si chinava a smuovere le telline di un cestO. <<Quanto vengono alla dozzina?». 35

5. IL POSTINO DI NERUDA

Legnano, valendosi della quale Mari0 lasciava ogni giorno il limitato orizzonte della caletta dei pescatori diretto al villaggio di San Antoni0, infimo, ma che a paragone del suo casale gli dava un impressione di fa- stO babilonico. La mera contemplazione dei cartello- ni del cinema, con quelle donne dalla bocca torbida e inquietante e certi tipi di duri Che masticavano tra denti impeccabili, 10 precipitava in una trance da cui usciva SOIO dOPO due di pellicola, per ritorna- re pedalando sconsolato alla sua routine, talVOlta SOt- tO una pioggia costiera che gli ispirava epiche infred- dature. La generositå di suo padre non si spingeva ad alimentare le mollezze, talché per svariati giorni alla settimana, a cortO di denaro, MariO Jiménez accontentarsi di qualche incursione alla bOttega di ri- ViSte usate, dove contribuiva a smanazzare tra le fOtO delle sue attrici predilette. Fu in uno di quei giorni di sconsolato vagabondag- giO che scopri un avviSO sull'invetriata dell'ufficio po- stale; benché fosse scrittO a 1 ano su un modesto fO- gliO di quaderno di matematica, materia in cui SI era distinto durante le elementari, non seppe resister- VI. MariO Jiménez non aveva mai portato cravatta, 1 a prima di entrare si aggiustö il COllettO della camicia come se ne portasse una, e due COlpi di pettine tentö con qualche risultatO di abbreviarsi la ereditata dalle foto dei BeatIes. 《 Sono qul per l'avviS0>>, proclamö al funzionario, con un sorriSO Che emulava queIIO di Burt Lancaster. <<La bicicletta ce l'hai?», domandö annoiato il fun- Z10nar10. Ⅱ suo cuore e le sue labbra risposero all'unisono: 8

6. IL POSTINO DI NERUDA

Cresciuto tra pescatori, il grovane MariO Jiménez non sospettava che nella posta di quel giorno Ci sa- rebbe StatO un amo con cui avrebbe catturato il poe- ta. Appena gli ebbe consegnato il pacco, il poeta indi- viduö con meridiana precisione una lettera Che Si de a lacerare SOttO i suoi OCChi. Quella condotta ine- dita, incompatibile con la serenitä e la discrezione del vate, incoraggiö il postino ad avviare un interrogato- riO e, perché non dirIO, un am1CIZ1a. «Perché apre quella lettera prima delle altre?». «Perché viene dalla Svezia». «E cos'ha di speciale la Svezia, a parte le svedesi?». Anche se possedeva un pai0 di palpebre inamovi- bili, Pablo Neruda non riusci a tenerle ferme. 巛Ⅱ Premio NobeI per la Letteratura, 6g1i010 》 . «Glielo daranno». <<Se me 10 danno, non 10 rifiuto». <<E quanti soldi sono? 》 . Ⅱ poeta, che era gl arrivatO al nocciolo della mis- siva, disse senza enfasi: «centocinquantamiladuecentocinquanta dollari>>. <<E cinquanta centesim. i», pensö MariO, ma il suo istintO represse l'indocile impertinenza, e domandö lnvece nella maniera piu gentile: «E allora?». 14

7. IL POSTINO DI NERUDA

lncise il movimento del mare con 10 scrupolo di un filatelico. Ridusse V1ta e lavoro, con grande ira di Rosa, per seguire gli andirivieni della marea, alta, del riflusso, dell'acqua palpitante animata dai venti. Legö il Sony a una fune e lo calö tra le fessure della scogliera dove i granchi sfregavano le tenaglie e le al- ghe abbracciavano le rocce. Con la barca di don JOSé si spinse Oltre i primi frangenti e, proteggendo il reystratore con una pezza di nylon, ottenne quasi l'effetto stereofonico di onde alte tre metri Che andavano a morire sulla spiagpa CO- me fuscelli. ln altri porni di bonaccia ebbe la fortuna di sor- prendere la beccata del gabbiano, nel momento in cui piomba in verticale sulla sardina, nonché il suo VOIO a pelO d'acqua quando controlla sicuro le ultime convulsioni nel becco. Ci ん anche la volta in cui alcuni pellicani, uccelli petulanti e anarchici, batterono le ali lungo la riva, come se presentissero Che il giorno seguente un ban- co di sardine si sarebbe arenato sulla spiaggia. I figli dei pescatori raccolsero i pesci ricorrendo al sempli- ce espediente di immergere in mare i secchielli Che usavano per costruire castelli di sabbia. Quella notte sulle braci delle rozze graticole arsero tante sardine che i gatti celebrarono il 10r0 festino gonfiandosi in 80

8. IL POSTINO DI NERUDA

Erano cosi satinati i fogli dell'album, cosi immaco- latO il 10r0 candore, che MariO Jiménez trovö un feli- ce pretesto per non scrrvere li i SI,.IOI versi. S010 quan- dO avesse scarabocchiato il quaderno <<Torre» riem ・ piendolo di esercizi, avrebbe preso l'iniziativa di di- sinfettarsi le mani con sapone <<Flores de Pravia» e avrebbe purgato le sue metafore per trascrivere S01- tantO le migliori, con una biro verde come quelle che il vate estenuava. Nelle settimane seguenti la sua ste- rilitä crebbe in proporzione inversa alla sua fama di poeta. TantO era chiacchierato il suo civettare con le muse che la voce punse 6n0 al telegrafista, il quale gli ingunse di leggere alcuni versi ln una manifestazione di carattere politico-culturale organizzata dal PartitO Socialista di San Antonio. ll postino acconsenti a re- citare l'Ode 4 / 〃地 di Neruda, avvenimento che gli valse una piCCOIa ovazlone, nonché una rogatoria con cui gli Si intimava di intrattenere militantl e simpatiz- zanti in nuove riumoni con l'<<Ode alla zuppa di gron- go 》 . M01t0 opportunamente il telegrafista si propose di organizzare la nuova serata tra i pescatori del por- tO. Né le pubbliche esibizioni, れ 6 la pigrizia incorag- giata dal fattO che non aveva alcun cliente a cui distri- buire la corrispondenza, mitigarono la brama di ab- bordare Beatriz Gonzålez, che giorno dopo 0m0 perfezionava la propria bellezza ignorando gli effetti che quei progressi producevano sul postino. 38

9. IL POSTINO DI NERUDA

I Tascabili degli Editori Asso a TEA DUE San Antonio, in Cile, il giovane MariO Jimenez, ex pescatore, Vie- ne nominato postino de110 sperduto villaggio di lsla Negra, con l'in- eariCO di recapitare la POSta al S010 individuo Che riceva corrispon- denza ⅲ quel luogo dimenticato da tutti: il grande poeta Pab10 Ne- rtlda. Tra i due, diversissimi per cultura educazione attratti da una reciproca simpatia, nasce un inattesa complicitä Che non durera piü breve e accesa stagione lascerä il segno di profonda amicizia. Limpido, gaiO e insieme malinconico, vivacissimo e a tratti esila- rante, triste talvolta ma mai sopraffatto dalla tristezza, 月〃 OS れ 0 di N 夜 d 佖 il romanzo che ha rivelato le grandi qualitå letterarie di' Antonio Skårmeta. Da questo libro statO trattO il film di grande successo interpretato da Massimo Tr0isi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta. Antoni0 Skårmeta (Antofagasta, CiIe, 1940 ) ha studiato lettere e 用 0S06a prima nel suo Paese e poi presso la C01umbia University di New York. E au- tore di opere narrative, sa#i, sceneggiature e testi teatrali. presso Garzan- ln eopertina: Massimo TrOisi e Philippe Noiret in ti stato pubblicato il romanzo 財“ tc んわ“〃 . ( ◎ Photomovie) Grafica Studio Baroni Lire 12 000 pOST ひ旧 249998 , , 。れ 1 8 58 2 7 pcL 123 加

10. IL POSTINO DI NERUDA

ll postino MariO Jiménez prese alla lettera le paro- le del poeta, e percorse la strada 6n0 alla caletta scru- tando l'andirivieni dell'oceano. Benché le onde fosse- ro molte, il mezzodi immacolato, l'arena molle e la brezza lieve, non fiori alcuna metafora. TuttO Ciö Che nel mare era eloquenza, in lui fu 1 utiSI 0. Una COSI riSOluta afonia che al paragone persino le pietre gli parvero logorroiche. lnfastidito dall'indifferenza della natura, si propo- se di spingersi 6n0 all'osteria per consolarsi con una bottiglia di vino. Caso mai avesse incontrato qualche perdigrorno che ammazzava il tempo al bar, 10 avreb- be sfidatO a una partita di calcetto. ln mancanza di uno StadiO in paese, i gIOVani pescatori soddisfaceva- no le 10r0 inquietudini sportive curvi sopra i tavoli del calciobalilla. Da lontano 10 ragyunse il fracasso dei colpi metal- lici e insleme la musica del wurlitzer, che graffiava per l'ennesima volta i solchi di Mu 0 4 dei Ram- blers, la cui popolaritä Si era estinta da un decennio, nella capitale, ma contlnuava nel paesello. Preveden- dO che alla depressione si sarebbe sommato il fastidiO della routine, entrö nel locale prontO a convertire in Vino la mancia del poeta, quando 10 invase una ebrietå assoluta, quale mai prima nella sua breve V1ta un mosto gli aveva provocato: a gIOC.are con gli OSSI- dati pupazzi azzurri c'era la ragazza piü bella che ri- 20