Moglie - みる会図書館


検索対象: REQUIEM
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1. REQUIEM

questO Che sono qul, 1 a sono qul per un'altra idea Che 1 れ 1 ossesslona anche lei, per Via di lsabel, ma questO te 10 dico dopo. Va bene, disse Tadeus, e fece un cenno al Signor Casimiro. Mi chiaml un po sua moglie, Si- gnor Casimiro, disse, dobbiamo farle i complimenti. Ⅱ Signor Casimiro spari nella cucina ed appari di li a po- CO una donna ln grembiule bianco. Era grassa, e aveva un'ombra di baffetti. Hanno gradito?, chiese con arla imbarazzata. Ne siamo ammattiti, disse Tadeus, il miO amiCO dice Che la cosa piü buona Che abbia mal mangiato ln vita sua. Mi guardö e 1 れ i disse.• vero 0 no, timidino? lo dissi di si, e la MogIie del Signor Casimi- ro ne fu ancora piü lmbarazzata. E roba semplice, dis- se, roba Che Si faceva 1 al 1 iO paese, 1 e l'ha insegnata 1 .la madre. Semplice un cavolo, replicö Tadeus, non dica sciocchezze, Casim1ra, questa non roba sempli- ce, un opera d'arte. Ⅱ signor Tadeus ha sempre VO- glia di scherzare, disse la Moglie del Signor Casimiro, gliel'ho dettO un sacco di VOlte che non mi chiamo Ca- S1mira, il miO nome Maria da Conceiqäo. La moglie del Cas1m1ro la Casinura, ribatté Tadeus, n11 scusl Casimira ma glielO diCO una VOlta per tutte, e adesso spieghi un po a questO glovanotto come Si prepara un な 4 み 4 0 2 0 ゐ DO 0 , ln modo che quando tor- na al suo paese possa farselO a casa sua, Che dove Sta lui mangiano S010 spaghetti. Davvero? , domandö la Moglie del Signor Casimiro. Glielo garantisco, ripeté Tadeus, S010 spaghetti. No no, precisö la Moglie del Signor Casim1ro sempre PIü lmbarazzata, non VOIevo dire questO, VOlevo dire se il suo am1CO vuole davvero sapere C01 れ Che Si fa il 4 4 み 4 0. sicuro, diSSi iO, mi farebbe piacere avere la ricetta, se non le d'inco-

2. REQUIEM

do al mio Sumol con un po' di vergogna e replicai: non sono d'accordo, quantO al bere i portoghesi si di- fendono, eccome. Vino, forse, disse il Barman del Mu- seo di Arte Antica, per quel che riguarda il vino niente da dire, non discuto, ma guardi che in pratica sempre di vino si tratta. Anche la grappa, aggiunsi, con la grappa mica ci scherzano. Eh giä, disse il Barman del Museo di Arte Antica, ma con i cocktails non ci hanno niente a che fare, non hanno neanche l'idea di quel che un cocktail. Ma perché tornato?, dissi io, pote- va restare a Parigi. HO dovutO tornare, SOSP1ro ancora lui, mla suocera Si e ammalata, le ha preso una paralisi viveva da SOla a Benfica, 1 oglie doveva prendersi cura di sua madre, e poi a moglie la Francia non e 1 al placluta, aveva una nostalgia tremenda delle no- stre salsicce e delle sardine, mia moglie portoghese Che piü non SI puo, poverma, pero e una brava donna, lnsomma Si fattO quel Che Si doveva fare, eccor 1 qua a servir limonate. Ⅱ Barman del Museo di Arte Antica guardö il 1 れ iO bicchiere vuoto e cercö il 1 iO sguardo. Ha digerito?, chiese. Credo di si, dissi io, il SumoI imbattibile per digerire, specialmente il Sumol di ana- nas. Allora forse le POSSO consigliare un drink di mia creazlone, disse il Barman del Museo di Arte Antica, un COCktaiI Che mi sono lnventato quando sono venut0 a lavorare qul, non puo neanche chi 10 ha bevutO ieri, vediamo se indovina. Non ne hO idea, dis- SI, non ne hO la minma idea. Davvero non 10 sa Chi c era qui ieri?, chiese deluso il Barman del Museo di Arte Antica, stava anche sui giornali, il "Püblico Ma- ha fattO un serViZIO veramente speciale, a me ml si vede ⅲ una fOtO. Oggi non hO comprato i giorna- 69

3. REQUIEM

10 di legno scuro. propriO qui, diSSi, iO sedevo qui, a questO POStO, alla mia destra C era donna e attorno i miel amici. Era la Vitalina Che a tavola?, chie- se la Moglie del Guardiano del Faro. Si, confermal, ciOé lei veniva dalla cucma e lasciava Ⅱ piattO da porta- ta ln mezzo alla tavola, Ci servlvamo da noi, Vitali- na non PIaceva servlre a tavola, preferiva 01- tre a Ⅱ ' 4 な oz み 0 司 sapeva fare una 4 ぐ 0 鑽ゐ 4 ル ゞ 00 ゞ meravigliosa, perö la sua specialitä era la zuppa alentejana. Perché lei era alentejana, osservö la Moglie del Guardiano del Faro, ecco perché sapeva fare la zuppa alentejana. Sa che oggi hO incontrato un sacco di gente dell'Alentejo?, dissi iO, S010 ora mi rendO con- tO di avere lncontrato quasi S010 alentejanl ln tuttO il g10rno. Gli alentejani sono m01t0 orgogliosi, osservö la Moglie del Guardiano del Faro, ma a me piacciono, CIOe, con 10r0 non hO niente da spartire, 10 sono di Viana dO Castelo, hO un carattere tuttO diverso, pero gli alentejani mi vanno bene. La Moglie del Guardiano del Faro sp azzo via C01 grembiule 10 strato di polvere sulla credenza. Vuol vedere anche il piano di sopra? , mi domandö. Se non la disturbo, dissi. Attento alle scale, disse lei, sono 1 01t0 scivolose perchéⅡ legno e marcito, vadO avantl 10. Aprii la porta della camera, guardai il soffitto e Ⅵ - di il cielO. Era un cielO m01t0 azzurro, trasparente, che feriva gli OCChi. Era inverosimile, quella camera con il lettO, l'armadio e 1 comodini, alla quale mancava ln pratica tuttO il tettO. Qui pericolo, disse la Moglie del Guardiano del Faro, quel pezzo di tetto che ri- mastO puö cadere da un momento all'altro, non Ci SI puo stare. S010 un 1 omentO , diSSi, non propr10 92

4. REQUIEM

lina guardiano del faro a Cabo da Roca, perö adesso si che si guadagna bene, credo che la Vitalina stia mol- tO megliO adesso Che quandO era ViVO Francisco, con quellO 1 non era V1ta, sempre ubriaco, a VOlte era lei Che doveva andar su al faro perché lui non era ln con- dizioni. Proprio COSi, diSSi iO, una VOlta venne a chiedermi aiuto, era una notte di pioggia e di nebbia FranCISC0 era a lettO ubriaco e la VitaIina venne a sve- gliarmi, VOleva far funzionare la radiO 1 a non CI riusci- va, passai tutta la notte al faro con lei. Povera Vitalina disse la Moglie del Guardiano del Faro, ha avuto una vita disgraziata, quandO un u0n10 pensa S010 a bere una disgrazia. Ma FranCISC0 era un gran smpatico, diSSi, credO Che VOlesse bene a sua moglie. per VOIerIe bene le voleva bene, disse la moglie del Guardiano del Faro, non l'ha mai picchiata, ma tutte le sere finiva lungo disteso per terra da quantO aveva bevutO. Ⅱ taSSISta suono per sapere cosa avevo lntenzlone di fare. Gli feci cenno che aspettasse, e chiesi alla Mo- glie del Guardiano del Faro: allora, non Ⅷ 01e farmi vedere la casa? Come no, disse lei, 1 a dobbiamo fare in fretta, perché tra POCO arriva miO 6g1i0 con la fami- glia, oggi il compleanno della mia nipotina e devo 6- nire di preparare la cena. Per me va bene, diSSi iO, COSi dOPO vadO a prendere Ⅱ treno a Cascais, devo essere a Lisbona alle nove. La Moglie del Guardiano del Faro chiese permesso e scomparve all'interno. Tornö con un mazzo di chiavi e disse Che potevamo andare. At- traversammo 10 SP1azzo ed arrivammo alla loggia. Adesso si entra per di qua, disse la Moglie del Guar- diano del Faro, al tempi suoi di sicuro Si entrava dalla portafinestra del terrazzo, ma adesso la porta scardi- 89

5. REQUIEM

12 ど 0 〃 aggi ・じろど豆 z 〃 co 〃〃 4 〃 0 zn 彡 ue 立 0 / ル ro. ・ Ⅱ Ragazzo Drogato Lo Zoppo della Lotteria Ⅱ Tassista Ⅱ C ameriere della Brasileira La Vecchia Zingara Ⅱ Guardiano del Cimitero Tadeus Ⅱ Signor Casim1ro La Moglie del Signor Casimiro Ⅱ Portiere della Pensione lsadora La lsadora La Viriata Ⅱ Padre Giovane Ⅱ Barman del Museo di Arte Antica Ⅱ Copista Ⅱ Controllore del Treno La Moglie del Guardiano del Faro Ⅱ Maitre della Casa do AIentejo lsabel Ⅱ Venditore di Storie Mariazinha ll Convitato Ⅱ Suonatore Fisarmon1ca 9

6. REQUIEM

verde e una rossa, 10 glocavo con le luci, avevo lnven- tatO un alfabeto luminoso e parlavo attraverso il faro. E con chi parlava?, chiese la Moglie del Guardiano del Faro. Beh, diSSi iO, parlavo con certe presenze Che non Si vedevano, allora stavo scrivendo una storia, diciamo che parlavo con i fantasmi. Oh 1 iO DiO, esclamö la Moglie del Guardiano del Faro, il signore ha il corag- giO di parlare con i fantasmi? Non avrel mai dovutO farIO, diSSi iO, non consiglierei a nessuno di parlare con i fantasml, e una cosa Che non Si deve fare, 1 a a VOlte bisogna, non SO spiegarlo bene, ~ anche per questO che sono qul. La Moglie del Guardiano del Faro cominciö a scendere le scale e 1 i disse un'altra volta di fare atten- ZIOne. Uscimmo suIIO spiazzo e lei chiuse la porta. cora tante grazie, diSSi, 】 1 Stia bene, mi saluti suo 1 a - rItO. POSSO OffrirIe qualcosa, S1gnore, a casa mia?, disse lei, ho delle ciliegie sotto spirito che h0 fatto con le mle mani. G ・ razie, accettai, giustO una, ma devo fare in fretta, n11 scusi, devo prendere il treno perché devo es- sere a Lisbona alle nove.

7. REQUIEM

ziö, ed iO dovetti vivere quella storia balorda una volta di piü, ma stavolta per davvero, stavolta le figure di carta erano figure ln carne ed ossa, stavolta la sequen- za della mia storia Si sviluppava per gl()rno, ed iO la seguivo sul calendario, al puntO che avrei potuto prevederla. E stato un buon anno?, mi chiese la Moglie del Guardiano del Faro, voglio dire, ci statO bene ln questa casa? E statO un anno un po' affatturato, r1SPO- SI, c'é andata di mezzo una fattura. Ⅱ signore crede al- le fatture?, mi chiese la Moglie del Guardiano del Fa- ro, ln genere persone come lei alle fatture non CI cre- dono, credono Che siano una superst1Z10ne popolare. . Ah. iO Ci credO, riSPOS1, perlomeno a certe fatture, sa, non Si deve mal suggerire alle cose come devono rea- lizzarsi, altrimenti succedono davvero. Quando 1 iO 6- gIiO era ln guerra in G ・ uinea 10 sono andata da una fat- tucchiera, disse la Moglie del Guardiano del Faro, ero m01t0 preoccupata perché avevo fattO un sogno, avevo sognato Che lui non tornava P1ü, VOlevo sapere se tor- nava 0 no, COSi hO parlatO con n110 maritO e gli hO det- to: senti, Armand0, devi darmi dei soldi perché voglio andare dalla fattucchiera, hO fattO un sogno angoscio- SO, vogliO sapere se torna 0 no, 1nS01 れ ma sono andata dalla fattucchiera e lei ha messo giü le carte, poi ha gi- ratO una carta e ha detto: suo gliO torna ma torna storpio, e Pedro tornatO senza un braccio. La Moglie del Guardiano del Faro apri una porta a vetri e disse: questa la sala da pranzo, qui che il signore pran- zava? La sala da pranzo era rmasta lntatta: il caminetto, la credenza, il mobile indo-portoghese, il grande tavo- 91

8. REQUIEM

pensatO Che questa casa potesse un g10rno appartenere agli arabi. QuestO un paese ln vendita, disse la A10- glie del Guardiano del Faro, non 10 sa che gli stranieri comprano tuttO? Eh giä, dissi iO, purtroppo, ma che se ne fanno gli arabi di questa casa? Allora, disse la Mo- glie del Guardiano del Faro, tanto per parlar chiaro, credO che stiano aspettando che crolli, finché sta ⅲ piedi il Comune non då la licenza per farci un albergo, ma una VOlta Che crollata diverso, CI SI costrulsce sopra un palazzo bellO nuovo. E sta crollando? , chiesi. Lo sa?, disse la Moglie del Guardiano del Faro, ⅲ aprile, quandO c'é stata la tempesta, cadutO il tettO e ha scoperchiato due stanze, le stanze verso il mare SO- no ln uno statO da far paura, hO paura che quest inver- no venga giu tutto l'ultimo piano. 它 proprio per que- stO che sono venutO qui, ne approfittai per dire, per vedere la casa prma Che crolli. Ⅱ signore vuole com- prarla? , mi chiese la Moglie del Guardiano del Faro. NO, diSSi iO, non SO bene come spiegarle, ci h0 abitat() un anno ln questa casa, tanti anni fa, quandO lei non C era ancora. Allora StatO prima del settantuno, disse la Moglie del Guardiano del Faro, noi siamo venuti qui nel settantuno, dovevano esserci la Vitalina e Fran- CiSCO. Di VitaIina e di Francisco n11 ricordo bene, diSSi erano qtll l'anno che ci h0 abitato, la Vitalina badava alla casa e cucmava, sapeva fare 1 ' 4 OZ de / 47 み 0 々 7 CO- me nessuno, Che fine hanno fattO? FranCISC0 e mortO di cirrosi, disse la Moglie del Guardiano del Faro, quantO beveva FranCISC0, era cugmo primo di miO ma- rito, e la Vitalina adesso vive con suo 6g1i0 a Cabo da Roca. Tutti guardiani del faro in famiglia, dissi io. Tut- ti guardiani del faro, disse lei, anche il figlio della Vita- 88

9. REQUIEM

PO' di 1n0 e serve accompagnando con patatine, con polenta 0 con riSO, iO per me preferisco la polenta perché cosi che si fa al paese mio, ma non obbliga- tO r10. La Moglie del Signor Casimiro sospirö per 10 sfor- ZO che aveva fatto e si appogg10 una mano sul suo pet- tone. Basta li, disse, da quel momento buon pro le fac- C1a, SOIO da mangiare. Brava ! , esclamö Tadeus bat- tendO le mani, 10 sa come si chiama questo, casimira? Si chiama una raffinata lezione di cultura materiale, per quel che mi riguarda io ho sempre preferito il ma- teriale all'immagmario, 0 1 eglio n11 e sempre P1aciut0 ravvlvare l'immagmario C01 materiale, immaglnario si 1 a con giudizio, anche l'immag1nar10 collettivo, biSO- gnava cantarglielo chiaro al signor Jung, prima dell'im- mag1nar10 VIene la pappa. 、・ on CI capiSCO niente di quel che sta dicendo il signor Tadeus, disse la Moglie del Signor Casim1ro, 10 non h0 studiato come lorsi- gnorl, sono crescluta ln campagna e hO fattO appena le elementari. Oh Casim1ra, del tutto semplice, disse Tadeus, voglio dire che io sono si materialista, S010 che non sono dialettico, ed questo che mi distingue dai marxisti, il fattO che non sono un materialista dialetti- CO. Di dialettica il signore ce ne ha eccome, disse tlmi- damente la Moglie del Signor Casimiro, ne ha sempre avuta, fin da quando 10 conosco. Questa si che buo- na, rise Tadeus battendosi la mano sul ginocchio, la Casim1ra SI e merltata un altro bicchiere di Reguengos ! Non ci pensi, sa, disse la Moglie del Signor Casimro, non vorrä farmi ubriacare, no? 、 Ah questO e propr10 quel che dovrebbe fare, disse Tadeus, se non le mai capitato in VIta sua, non e vero? , dovrebbe farsi una 4 う

10. REQUIEM

adesso. Mi stesi sul IettO e chiesi scusa. senta, SCLISI, diSSi, ma hO bisogno di coricarml un momento in que- stO lettO, diciamo che un addiO, l'ultima VOlta che ml corICO ln questO lettO. AI vedermi steso sul lettO la Moglie del Guardiano del Faro usci con discrenone dalla camera, e 10 mi miSi a guardare il CielO. Che stra- no, quandO ero g10Vane avevo sempre pensatO Che quell'azzurro fosse 1 iO , Che 1n1 appartenesse, e lnvece adesso era un azzurro esagerato e distante, come u.n'al- lucinazlone, e pensal.• non e vero, non puo essere vero che mi trovi un'altra volta ⅲ questO lettO e lnvece di guardare il soffitto, come hO fattO tante altre notti, ve- da un cielO che mi appartenuto una VOlta. Mi alzal ed andai a ragglungere la vecchia, che mi aspettava nel corridoio. Un'ultima cosa, diSSi, vogliO vedere un'altra camera. La camera degli OSPiti non piü, disse la Moglie del Guardiano del Faro, quando Ⅱ tetto ca- dutO ha rovlnato tuttO quantO, m10 maritO ha portato VIa tutti i mobili. VogliO S010 dare un'occhiata, dissi. Ma non si puö entrare, disse la Moglie del Guardiano del Faro, mio maritO dice che anche il pavimento pe- ricolante. Apri la porta ed i0 gettai uno sguardo. Nella stanza non c'era niente, ed il tettO era completam. ente sparitO. Attraverso la finestra si vedeva il faro. 憊 0 marito elassü, disse la Moglie del Guardiano del Faro, ma ora dev'essersi addormentato, non ha niente da fa- re a quest ora, perö lui testardo, invece di starsene a casa va a dormire al faro. Sa Che Ci facevo 10 con que- stO faro, una volta? , dissi, senta, ora glielO diCO, facevo un g10C0 , di tantO ln tantO, quandO non rll-lSClVO a mre, ven1VO ln questa stanza e n11 mettevo alla fine- stra, il faro ha tre luci intermittenti, una bianca una