S010 aranciate - みる会図書館


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1. REQUIEM

Beh, disse, VIStO che non C nessuno POSSO allungare un poco le gambe, da stamattina che stO ln piedi. Si sedette, lncrociö le gambe e SI accese una S1garetta. E lei, ha viaggiato m01t0 み gli domandai riprendendo la conversazlone. Sono StatO in FranCIa, nspose, sono StatO emgrante per tantl annl, sapesse come stavo be- ne a parigi, senonché l'anno scorso hO deciSO di torna- re e adesso StO qui a servir limonate, per la verita avrel dovutO lavorare ln uno di quei bar di lusso Che Ci sono a Cascais, dove vanno a bere gli inglesi e i francesl, SO- 10 che non hO trovato un postO, anzi le dirö di piü, a fare il barman Ci trova certi tipi Che non sanno nem- meno distinguere un Bourbon da un brandy naziona- le, che tristezza. A lei non P1ace servire limonate?, chiesi. Beh, disse lui, il fatto che la mia professione era quella del barman, pero un barman per davvero, cioe fare cocktails e long-drinks, qui sono dequalifica- to, pensi che ero il barman dell'Harry's Bar di Parigi, non SO se 10 conosce, 10 conosce? Non 10 conosco, dis- si. E in rue Daunau, disse 1 ⅲ , dalle parti dell'Opéra, se una volta 0 1'altra dovesse capitarci chieda di Daniel, Ci vada a nome miO, il miglior barman del 1 ondO , a me ha lnsegnato tuttO, adesso ha una certa etä ma e sempre il migliore, lei gli chieda un "Alexander" e ve- drä che non si pente. Ⅱ Barman del Museo di Arte An- tlca spense la sigaretta nel portacenere e SOSPirö. COSi la vede la differenza, disse, ora qui servo limonate, pensi Che 1 alI'Harry's Bar, avevamo centosessanta etichette diverse di whisky, non SO se mi capisce, 10 Harry's Bar il 彡 44 g み 4 / degli inglesi e degli amerlcani a parigi, gente Che sa bere bene, C01 e i portoghesi Che bevono S010 aranciate. Arrivai in fon- 68

2. REQUIEM

de i centO escudos e disse: allora CI venga dietro, a qualche metro di distanza, e suonl quella musica, m. a basso basso perché dobbiamo conversare. Prese un a- rla confidenziale e 1 i disse all'orecchio: una VOlta hO ballatO questa muslca con la mia lnnamorata, ma nes- suno 10 sa. Lei sapeva ballare? ! , esclamai, non 10 avrel mai lmmagmato. Ero un ballerino eccezionale, disse 1u1 , avevo lmparato da S010 con un libriccino Che Si chiamava 〃み 4 / な〃〃 0 ア″ Od ビ″ 0 , libriccini COSI 1 i sono sempre piaciuti, Che insegnavano a fare delle cose, fa- cevo tardi la sera quandO tornavo dall'ufficio, ballavo tuttO da S010 , scrivevo poesie e lettere alla mia fidanza- ta. L'ha amata m01t0 , osservai. E stata il trenino a m01- la del mio cuore, rispose 1u1. Si fermö, obbligandomi a fermarmi.. Anche il Suonatore di Fisarmomca Si fermö, ma contlnuo a suonare. Guardi la luna, disse il miO Convitato, la stessa Che guardavo con la mia lnnamo- rata quandO andavamo a spasso al P090 dO Bispo, non strano? Eravamo arrivati in fondO al m010. Bene, disse lui, a questa panchina CI S1amo lncontrati e a questa pan- china Ci salutiamo, lei dev'essere stanco, puö dire a questO pover u01 0 di andarsene. Si sedette ed iO an- dai a dire al Suonatore di Fisarmonica Che la sua musl- ca non Ci serVIVa piü. Ⅱ vecchietto 1 i diede la buona- notte, iO mi VOItai e SOIO allora 1 1 accorsi Che il miO Convitato era sp aritO. La casa di campagna era lmmersa nel SilenziO, Si era levata una brezza fresca Che accarezzava le foglie 128

3. REQUIEM

la convmzlone Che hO sempre avutO. Lei Sta esageran- dO, diSSi iO, ora Sta mentendo due VOlte, COSI non va. Va, eccome, replicöⅡ mio Convitato, quel che dav- vero lmportante sentire. lnfatti, dissi, SO れ 0 convmto che lei sentlsse tutto, anzi ho sempre pensato che lei sentlsse cose Che le persone norm. ali non erano ln gra- dO di sentire, hO sempre creduto nei su01 poteri occul- ti, lei un mago, ed propr10 per questo che mi trovo qui e h0 avuto la giornata che ho avuto. Ed soddi- sfattO della giornata che ha avuto?, chiese lui. Non sa- prei spiegarle, risposi, rnl sento piü tranqulllo, piü leg- gero. Era di questo che aveva bisogno, disse lui. Le so- no 1 01t0 gratO, dissi. La MariaZ1nha a1TIVO con 1 primi.. Alla fin fine era- no S010 due zuppe di coriandolo del tutto tradizionali, la 〃 042 ど / な cuz 立〃 non aveva lnventato nulla, S010 il nome. Ⅱ miO Convitato fece cenno di Si COI capo e dis- se: non avrel mal pensatO Che Si potesse mangiare tan- tO bene ad Alcåntara, al miei tempi da queste parti non C erano r1Storanti, S010 bettOle economiche dove non Si mangiava Che baccalä lesso. E I'Europa, diSSi iO, sono gli effetti dell'Europa. Quand0 ero vivo io, disse Ⅱ miO ConV1tato, l'Europa era una cosa remota, 10n - gmqua, era un sogno. E lei l'ha sognata spesso? , d0- mandai. NO, rispose, non tantO, il miO amiCO 1 riO SI, ci ha fattO certi sognl, ma ne e stato tanto deluso, 10 , CO れ lei sa, preferivo andare alla stazione del ROSSiO ad aspettare i treni che arrlvavano da Parigi, a quell'e- poca i treni da Parigi arrivavano al ROSSiO, n11 P1aceva leggere Ⅱ vraggio sulla faccia degli altri. Come no, dissi 10 , a lei sempre maciuto delegare. E a lei no? , osser- 12 )

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n1Stra la strada Che lei 1 1 aveva dettO, 1 a non cred0 che sia la Sara1va de Carvalho, hO preso un'altra strada che ⅲ senso V1etatO, guardi un po , tutte le macchine sono parcheggiate contromano, n11 sono infilatO in un senso VIetatO. Niente di male, replical, l'importante Che abbia SVOltatO a S1niStra, adesso Ci facciamo questo senso V1etatO e arr1V1amo a Largo dOS Prazeres. Ⅱ Tas- SISta Si PO 0 una mano sul cuore e disse con arla gra- ve: non POSSO, signore n11 scusera ma propr10 non POSSO, la mia licenza di tassista non e ancora in ordine, se salta fuori una guardia mi una multa sproposita- ta e POi 10 sa cosa 1 1 succede?, mi tocca tornarmene a S 0 T0n16 , ecco cosa n11 succede, Ⅱ signore n11 scusl ma non POSSO proprio. Guardi, dissi iO, la cittä de- serta, ln ognl caso non Si preoccupl, se salta fuori una guardia ci parlo io, la multa la pago io, mi prendo tut- ta la responsabilitä, glielO garantisco, non vede come sto sudando? , ho bisogno di una camcia, anche di due forse, per favore, non vorrä Che mi senta male qul in questa strada sconosciuta di Campo de Ounque, no? Non avevo nessuna lntenzlone di minaccnrlo, Sta- VO parlando sul seriO, ma lui evidentemente prese le parole per una mmaccla, perché Si affrettö a risali- re sul taSS1 e rmlse ln n 】 0t0 senza protestare. Come vuole Ⅱ signore, disse in tono rassegnato, non vog110 Che Si senta male nel miO tassi, non hO la licenza ln or- dine, caprsce 0 no?, per 1 e sarebbe una rovina. Per- corremmo ln senso V1etato tutta la strada Che forse era propriO la Saraiva de CarvaIho, non SO, e sbucammo sul Largo d0S Prazeres. Gli Z1ngari stavano proprio - l'entrata del cimitero, avevano messo su un piCCOIO mercato con bancarelle di legno e pezze Stese al Su010. 27

5. REQUIEM

Scesi dal tassi e dissi all'uomo di stare li ad aspettarmi. ll Largo era deserto e gli zingari dormivano per terra. Mi avvicinai al banco di una vecchia zingara vestita di nero con un fazzoletto giallO in testa. Sul suo banco c era una montagna di magliette Lacoste lmpeccabili S010 Che non avevano il coccodrillo al suo POStO. Zin- gara, chiamal, voglio fare acquisti. Ma che cos'hai, 6- glio mio?, chiese la Vecchia Zingara alla vista della mia camicia, hai la malaria 0 Che? N ・ on SO Che cosa hO, zin- gara, riSPOS1, SO S010 Che hO sudatO come un cavaIIO ho bisogno di una camicia pulita, magari di due. Dopo te 10 dico io che cos'hai, disse la Vecchia Zingara, do- po te 10 diCO, ma 1ntantO compra le camicie, 6g1i010 , non PLIOI restare ln queste condizioni, se il sudore ti SI secca sulle spalle ti fa venire un malanno. Cosa n11 con- sigll, domandai, una camIC1a 0 una maglietta? La ・ Vec- Chia Zingara sembrö Che pensasse un 1 01 entO. Ti consiglio una maglietta Lacoste, disse poi, tengono un bel freschino, se vuoi una Lacoste falsa COSta CInque- centO escudos, una autentlca C1nquecentoventi. ACCi- denti, diSSi iO, una Lacoste a cmquecentoventl 1 1 sem- bra proprio a buon mercato, 1 a Che differenza C tra la falsa e l'autentica? Avere una Lacoste autentica e una stupidaggine, disse la Vecchia Zingara, prma compri la falsa, che COSta cmquecento, poi compri il coccodrillo Che ne COSta venti ed autocollante, incolli il coccodrillo al suo postO e COSi hal una maglietta au- tentica. Mi indicö un sacchettino pieno di coccodrilli. Per di piü, disse, per venti escudos di coccodrilli te ne dO quattro, 五 g1i010 , COSi ne hai tre di riserva, che tante VOlte questi autocollanti non valgono mente, Si SCOIIa- no. Mi pare una proposta n101t0 ragionevole, diSSi iO, 28

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pensava Che Lisbona dovesse essere come Londra 0 Parigi, tantO tem. po fa, quandO lei non era ancora natO, vemvano tutti qul a g10Care a biliardo con gli amici stranieri, bevevano vino di portO e giocavano a biliar- dO, altri tempi, adesso questo postO diverso, e cam- biata la clientela ma rimasta la casa, di quandO in quando Ci VIene ancora qualche vecchiO alentejano, ma di rado, questo un 1u0g0 di ricordi. Ⅱ Maitre del- la Casa dO Alentejo torno nuovamente a sorridere COI suo sorrrso melanconico. Se vuole cenare non ha un granché da scegliere, disse, il cuoco oggi ha fatto S010 un PIattO, 1 れ a comunque e un PIattO eccellente, un ど〃ー 024 ゐみ 0 な eg 〃 2 0 ゐ Bo 4. Grazie, rispo- SI, ma non SO se mang10 qul, per il n101 entO non hO fame, forse bevo S010 qualcosa, ma tra un n101 entO. Lei non e un grande estlmatore della cucina alenteja- na, disse lui, l'hO giä capitO. AI contrario, dissi, adoro come SI cucmano cacclaglone e pollame ⅲ Alentgo, una volta a Elvas hO mangiato un tacchino ripieno che era la fine del mondo, il miglior tacchino che abbia mal mangiato ln VIta mia. Perfettamente d'accordo, approvö il Maitre della Casa d0 Alentej0, ma i0 per me preferisco le zuppe, non SO se le piace la 戸 0 レ , ci sono due modi di fare la 20 ツ 4 , una col formagg10 fresco e l'altra con le uova, Che come Si fa nel Basso Alentej0, io sono del Basso Alentej0, quando penso al- la mia infanzia non POSSO fare a meno di ricordarmi la 々 0 レ da con le uova Che faceva mla nonna, anche no- stro cuoco la fa, 1 a sa, qui ln cittä le cose vengono fuori in un altro n10d0 , la cucma rlesce sempre un PO sofisticata, SiCChé non ha quasi niente a Che vedere con la 00 レ , quasi un 20 g per gente fine. Le cose 99

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l'elettrocardiogramma e dice: il paziente non ha niente al cuore, C qualcosa ai P011 oni , bisogna fare una ra- diografia. E allora ti levo dal letto con le mie braccia, perché le infermiere della clinica dell'illustre professo- re hanno troppo da fare, e chiamo un'ambulanza, e con l'ambulanza andiamo 6n0 alla clinica radiologica sotto la mia responsabilitä, perché quel falso del medi- CO di turno dice Che puoi uscire S010 se iO n11 prendO la responsabilitä, io mi prendo la responsabilitä e il ra- di010g0 , dopo la radiografia, mi dice: suo padre ha un tubo che gli ha perforato l'esofago, ha attraversato il mediastino ed arnvatO al polmone, ora CI vuole un pneumotisiologo con un bisturi, altrimentl suo padre muore. Proprio COSi, padre, quegli esimi medici intro- ducendoti il tubO nellO stomaco tl avevano perforato l'esofago ed erano arrivati 五 no al polmone, io ti ho sal- vatO perché non avevo fiducia né in 10r0 né nella 10r0 competenza: Ⅱ pneumotisiologo, Che chiamal 11 me - diatamente, ti fece un tagliO sulla schiena C01 bisturi, l'aria usci e Ⅱ polmone Si sgonfiö, ti mandarono in te- rapia lntensiva, quel postO dove i malati stanno tuttl nudi con dei tubi collegati dappertutto, e dopo qum- dici giorni ti dimisero, bisogna dire che per tuttO il tempo che sei rmasto l'illustre clinico che ti aveva operato non e 1 al venutO a viSItarti, quel caro S1gnore. E poi? , domandö il mio Padre Giovane, poi che altro n11 successe? Senti padre, diSSi iO, POi hO trovatO un chirurgo davvero bravo, un n110 am1CO Che lavora ln un grande ospedale, statO 1 ⅲ a farti una anastomosi, che vuol dire una ricostruzione dell'esofago perforato, e dOPO hai VissutO ancora tre anni, tre anni tranquilli alimentandoti normalmente, e poi la malattia si e ma- 61

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li, replicai, mi dispiace, h0 preso S010 "A Bola". "A B01a" ? ! esclamö lui con disprezzo, avrebbe dovuto comprare PübliCO " , sembra un glornale francese. Giä, dissi, ma hO comprato S010 "A BOla". Basta COSI, disse il Barman del Museo di Arte Antica, adesso cer- Chi d'indovinare. lndovinare cosa? , chiesi. lndovinare Chi c'era qui ieri, disse lui. Eh no, diSSi iO, non ne hO la piü pallida idea. Ⅱ Presidente della Repubblica ! , escla- mo raggiante il Barman del Museo di Arte Antica, c e- ra qui il Presidente della Repubblica in persona, e ve- nutO con un ospite stramero Che in VISita ufficiale in Portogallo, Ⅱ primo mtnlstro di un paese asiatlco, e so- no venuti a VISitare il museo. Ⅱ Barman del Museo di Arte Antica mi diede una pacca sulle spalle, manco fOSSimo vecchi amici. Bene, disse, 1 1Ca per vantarml, ma sa cosa mi ha dettO? , mi ha detto: buonasera signor Manel, pensl un PO , mi ha chiamato per n01 e , S1gnor Manel. Devono avere un buon servizio d'informazionl, diSSi, prima delle ViSite ufficiali prendono informazio- nl, sanno tuttO. Niente di tuttO questO, caro slgnore, obiettö il Barman del Museo di Arte Antica, niente di tutto questo, S010 che il Presidente della Repubblica si trovö un gIOrno all'Harry s Bar, tanti anni fa, quando era in esilio a parigi, e semplicemente Si ricordava di me, ha una memoria formidabile il nostro Presidente. Davvero fuori dal comune, confermai, una 1 oria di ferro una dOte fondamentale per un buon politico. E 1 れ i ha detto: come sta signor Manel? , ripeté il Barman del Museo di Arte Antica, non crede che sia un po ec- cezionale? Come no, riSPOSI iO, e lei COS'ha risposto, SI- gnor Manel? Gli ho teso la mano, disse lui, e gli ho preparato un buon cocktail, perché SO che a lui piac- 70

9. REQUIEM

näta, i vetri tutti rotti. Entrammo, ed iO rlconobbi su- bitO I'Odore della casa. Era un Odore vagamente somi- gliante a quello della metropolitana di Parigi d'inver- no, a mezzo tra la muffa, la vernice ed il mogano, un Odore Che S010 quella casa aveva, e 1 i tornö la memo- ria. Entrammo nella sala grande e V1di il piano. Era CO- perto da un lenzuolo, ma ebbi ugualmente voglia di sedermici. Scusi, diSSi, 1 a devo suonare una cosa, fac- C10 in fretta, anche perché non SO suonare. ル sedetti e con un ditO, cercando di ricordarmi, suonai il motivo di un notturno di Chopin. Altre mani, ln un altro tem- PO, avevano suonatO quella melodia. Ⅱ ricordai delle notti quandO ero dl sopra, ln camera 1 la , e restavo ad ascoltare i notturni di Chopin. Erano notti solitarie, la casa era immersa nella nebbia, gli am1Ci se ne restava- no a Lisbona e non vemvano, non uno Che Si facesse ViVO neanche per telefono, 10 rmanevo a scnvere e n11 chiedevo perché SteSS1 scrivendo, la mia storia era una storia balorda, una storia senza soluzione, C01 e n11 era venutO in mente di scrivere una storia del genere, CO- che la scrlvevo propriO li? E poi: quella storia 1 i stava cambiando la vita, l'aveva gia cambiata, dOPO averla scritta la mia VIta non sarebbe piü stata la stessa. Era quel che mi dicevo tra me, chiuso di sopra a scrlvere quella storia balorda, una storia Che qualcuno, dopo, avrebbe imitato nella vita, trasferendola sul pia- no del reale: ed iO non 10 sapevo, ma 10 immagmavo, non SO perché immagmavo Che non Si devono scrlvere stone come quelle, perché sempre qualcuno Che poi lmita la finzione, Che riesce a trasformarla in verita. E cosi fu, infatti. QuellO stesso anno qualcuno imitö la mla stona, 0 megIiO, la storla S lncarno, SI transustan- 90

10. REQUIEM

pingendo la razza, avevo quasi finitO, la COPia era ve- nuta benisslmo e stavo per chiudere il cavalletto, e propriO ln quel n101 entO n11 SI aVVIC1no un S1gnore stramero Che se n era StatO ad osservare il miO lavoro e che mi disse in portoghese: voglio comprare il suo quadro, pago ⅲ dollari. lo 10 guardai e dissi: questo quadro 1 ' ho fatto per il ristorante "A FortaIeza" di Ca- sca1S, mi dispiace. Dispiace anche a me, replicö lui, ma questo quadro lei l'ha fatto per il mio 〃訪 in Texas, iO sono FranciS Jeff Silver e hO un 4 〃じる in Texas gran- de come Lisbona, ln casa 1 第 .la non C e neanche un qua- dro e iO vadO mattO per Bosch, questo quadro 10 vo- gli0 per casa mia. Ⅱ Copista spense la sigaretta sul pa- vmento e disse: COSI e commclata questa storia. 、・ on capiSCO bene, diSSi, C01 ' Che continua la storia? Sem- plice, disse lui, il texano ha cominciato ad ordinarmi sempre piü quadri, tutti particolari, quel che voleva erano copie enormi di particolari delle Te 〃 0 〃 i ・ ed 10 C01 111C1a1 a COP1are particolari, sono dieci anni che copiO particolari delle Te 〃え ZO 〃 z , come le hO dettO, il texano ha la casa piena di particolari di due metri di larghezza, sa?, l'estate scorsa sono StatO a casa sua e lui mi ha pagatO il V1agg10, non se la puo nemmeno 1n11 a - gmare, e una casa enorme, con tennis e due p1SC1ne, una casa di trenta stanze, ed praticamente piena di particolari delle Te zo 〃・ di Bosch. E lei?, doman- dai, lei cos'ha intenzione di fare? lntanto, disse il CO- PISta, n11 sono messo ln pensione dal Municip10, ormal hO cinquantacmque anni e il lavoro d'ufficio non mi va piü, il texano mi un buono stipendio per VIVere e credO d'avercene ancora per dieci anni almeno di lavo- ro, ora lui vuole Che lavori anche sul pannelli del retro, 77