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検索対象: REQUIEM
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1. REQUIEM

I libri di Antonio Tabucchi sono Pia 4 d ' 厖 (MiIano 19 万 ) , 1 ゆ z 0 あ加嬲 g (Milano 1978 ) , 〃 g / 0 0 な 0 'o (Milano 1981 ) , Do 〃加市 Po 0 Pim (PaIermo 198 引 , No な 4 0 india- 加 (PaIermo 1984 ) , 1 レ 0 なた方 / B ス〃 g な 0 (PaIermo 1987 ) , 立 g みゞ og (PaIermo 1992 ) , e con questa casa edi- trice Pz 0 ″ 4 ル 0 ツ 4 / 20 加 4 ( 19 め ) , 〃五あ〃 ' 0- 〃社 ( 1986 ) は d あ g ん ( 1988 ) , la nuova edizione dellgioco なの。 ( 1989 ) , Un 4 ん pi 0 市 g ( 1990 ) , g どあ〃 0 ( 1991 ) , R ど彡 4 ( 1992 ) , 立立 / e Pereira ( 1994 Premio Campiello, Premi0 Viareggio-Répaci, Premio Scanno, Premio dei Lettori) e レ 2 d 4 市 Da 化加 M ル 0 ( 1997 ). Ha curato l'edizione italiana dell'opera di Fernando Pessoa, sul quale ha anche scrittO numerosi saggi critici, e ha tradotto le poesie di Carlos Drummond De Andrade ( 立 / / 0 〃 do , Torino 1987 ). NeI 1987 gli stato attribuito in Francia Ⅱ premiO 。 MédiCiS Étranger .

2. REQUIEM

Non ha niente da farsi perdonare, dissi, gli sfoghi fan- no sempre bene, alutano a disint0SS1carS1, ln ognl caso la COSC1enza di classe e una cosa semplicissima, lei Si reso contO di non appartenere alla classe dei riCChi tutto qui. E le dico di piü, disse il Maitre della Casa do Alentejo, la prosslma volta non 10 VOtO di sicuro il 10r0 partito, dalla rivoluzione che VOtO per il 10r0 partito, sa, n11 consideravo uno di 10r0 e COSi VOtavo per il 10r0 partito, ma adesso il giOCO finitO, il 1 iO VOtO 10 cam- biO adesso Che hO la COSC1enza di classe, il signore cre- de che ce l'abbia? Come no, 10 tranquillizzai, mi sem- bra Che la sua S1a un'evidente cosclenza di classe, ma- gari un po' tarda. Megli0 tardi che mai, sospirö lui, e torno a nempire i bicchieri. Non esageri, diSSi, questO V1no m01t0 forte, e per la mia stoccata hO bisogno di riflessi rapidi. Ⅱ Maitre della Casa do Alentejo sorrise con il suo sorr1SO melancon1C0 e accese una S1garetta. POSSO?, chiese. Faccia, faccia, diSSi i0. Rimanemmo in silenzio, seduti nelle nostre poltro- ne. Fuori, da lontano, si sentiva la sirena di un'ambu- lanza. C'& qualcuno che sta peggio di noi, disse con 五 - losofia il Maitre della Casa do Alentejo, e poi mi chie- se: lei per quale partitO mi consiglia di votare? E una domanda n10k0 difficile, diSSi iO, non saprei come consigliarla in una scelta tantO personale. Ma il signore ha capito il mio problema, disse lui, forse un suggerl- mentO me 10 puö dare. Senta, dissi, se proprio deve scegliere un partito, scelga quello che le detta il suo cuore, faccia una scelta sentlmentale, anzl, megliO, una scelta viscerale, quelle viscerali sono le scelte migliori. Lui sorrlse e disse: grazle, credO Che Sia anche venutO 104

3. REQUIEM

々の 4 可 M ″ 4 〃な , disse orgoglioso il Signor Casim1ro, rossi d'uovo e gelatina di frutta, tutta roba genulna, non per vantarml 1 a non C e un nstorante a Lisbona dove Si mangino dei 2420 ゞ de 4 〃ノ 0 ゞ come i miei. Ⅱ Signor Casimiro torno ln cuclna C01 SLIOI pas- settlni corti e Tadeus prese una piccola pasta. E che cosa VOlevi, timidino, disse rispondendo alla mia dO- manda di prima, Che nascesse un bastardino con due padri? lO non sapevo niente della tua storia con lsabel, dissi, 1 ' ho scoperta S010 m01t0 piü tardi, mi hai ingan- natO, Tadeus. E POi chiesi: 1 a era tuo 0 miO? Lascia perdere, disse lui, in ogni caso sarebbe StatO un infeli- ce. Quest0 quel che pensi tu, replicai, quello che penso 10 che aveva il diritto di vivere. Si, disse Ta- deus, per creare quattro infelici, iO, tu, lui e lsabel. CO- munque lei stata infelice 10 stesso, lnsistetti, statO ln seguitO a tutta quella storia che Si presa quella de- pressione ed per la depresslone Che Si llCCISa, quel- 10 che vogliO sapere se il buon consigliere fOSti tu. Ti ho giä detto che a lei che devi chiederlo, si difese Ta- deus, 10 non 10 SO, te 10 giuro, non SO niente. FOSti tu il buon consigliere, diSSi iO, ora 10 SO. Ma non ha niente a Che fare con la sua morte, rispose Tadeus, se VLIOI sa- pere perché Si ammazzata a lei Che devi domandar- 10. E dove la posso trovare?, 10 interrogai. Vedi tu, dis- se, sceglilo tu il posto, l'uno 0 1'altro che differenza vuoi che le faccia. Alla Casa dO Alentejo, dissi iO, ⅲ Rua das portas de Santo Antäo, che ne pensi? Perché no, disse lui ironICO, di sicuro un POStO Che le sareb- be piaciuto conoscere, non deve avercl mal messo Ple- de ⅲ vita sua, ma perché no? Perfetto, dissi iO, allora alle nove, puoi dirle che l'aspetto nella Casa d0 Alen-

4. REQUIEM

Pensa1.• quel tiZiO non arriva piü. E POi pensai: n11- ca posso chiamarlo "tiziO , e un grande poeta, forse il P1u grande poeta del ventesmo secolo, mortO ormai da tanti anni, devo trattarlo con rispetto, meglio, con tuttO il rispetto. Ma intanto commclavo a sentire fasti- dio, il sole dardeggiava, il sole di fine luglio, e pensai ancora: sono in ferie, stavo tantO bene 1 ad Azeitäo, nella casa di campagna dei miei amici, chi me l'ha fat- tO fare di accettare questO lncontro qui sul molo?, tut- tO questO assurdO. E adocchiai ai 1 lei piedi la mia ombra, e anche lei mi parve assurda e incongrua, non aveva senso, era un'ombra corta, appiattita dal sole di mezzoglorno, e fu allora Che ricordai: lui aveva fissatO per le dodici, ma forse aveva voluto dire le dodici di notte, VIStO che i fantasmi appalono a mezzanotte. Mi alzai e percorsi il m010. Sul viale il traffico sembrava mortO, passavano poche macchine, alcune con degli ombrelloni sul portabagagli, era tutta gente che se ne andava alle spiagge della Capanca, era una giornata caldissima, pensai: che ci facciO qul, iO, l'ultima dome- nica di IugIiO? , e accelerai il passo per vedere di arriva-

5. REQUIEM

Chi una n01a VIVere sempre accantO al riCChi e non essere r1CCO, perché se ne acquista la mentalitä ma non Si puö accompagnarsi a 10r0 , 10 avrei la per- fetta per vivere da riCCO ma non hO i mezzi, hO S010 la mentalitä. CredO che non basti, in effetti, dissi iO. ln ogni modo oggl questo vino 10 bevo alla faccia 10r0 , prosegui il Maitre della Casa d0 Alentej0, alla faccia 10r0 , mi passi l'insolenza. Non Ci vedO nessuna lnso- lenza, diSSi iO, se vuol bere alla faccia dei riCChi mi pa- re che ne abbia tutto il diritto. LO sa qual il mi0 di- fetto? , chiese lui, che ⅲ tutta la mia V1ta non hO mai saputO fregarmene, hO datO sempre troppa mportanza a questO e a quello, hO sempre datO troppa mportanza al riCChi, a come stavano, a com erano servltl, se man- glavano bene, se bevevano bene, se erano a 10r0 ag10, quante balle, i riCChi sono sempre ben serviti, mangla- no sempre bene, bevono sempre bene, sono sempre a 10r0 ag10, sono StatO un fesso a preo€cuparmi sempre di 10r0 , 1 a ormai adesso cambiO atteggiamento, cam- biO mentalitä, 10r0 sono riCChi e iO no, e questO Che devo metterm. i ln testa, 10 non hO niente da spartire con 10r0 , anche se hO VissutO nel loro mondO non ab- biamo niente a che fare l'uno con gli altri. QuestO si chiama COSC1enza di classe, diSSi, credO Che Si possa definire COSi. N ・ on SO Che cosa sia, disse lui pensoso, e una cosa politica e iO di politica ne caPISCO POCO, non hO mai avutO tempo per la politica, hO lavorato tutta la V1t a. Ⅱ Maitre della Casa do Alentejo riempi i bicchieri un'altra VOlta e si portöⅡ suo alla bocca con aria afflit- ta. Mi perdoni 10 sfogo, disse, mi perdoni 10 sfogo. 10

6. REQUIEM

appesi al CO Ⅱ 0 per una catenella, una camicetta rossa. La lsadora scese le scale con l'aria composta di una •di- rettrice di COllegiO e n11 SI aVVICinö. Ⅱ signore n11 scuse- rä, disse sorridendo, a VOIte il nostro portiere e un PO rustico, ma sa, con tuttO quel che capita al giorno d'oggi meglio non fidarsi troppo, pero se voleva par- lare con me poteva dirlo subito. Vengo da parte di Ta- deus, diSSi, sono un suo amiCO, le manda tanti saluti senta, vorrel una stanza per rlposarml un paiO d'ore e un letto pulito, ho S010 bisogno di farmi passare que- sta fiacca, hO appena mangiato un 4 な 4 み 4 坊 0 con Ta- deus e non mi reggo ln piedi, inoltre stanotte non hO chiuso OCChiO perché il cane di casa non ha smesso d'abbaiare un m1nutO e hO appuntamento a mezzanot- te sul m010 di Alcåntara. Caro il miO giovanotto, disse la lsadora, poteva anche dirmelo prima, le sistemo 10 una bella stanzetta fresca e un lettO pulitO pulitO, ma perché Tadeus non s piü fatto vivo? , che il diavolo se 10 porti. Non SO, dissi, deve avere dei guai. La lsadora scosse il campanello Che stava sul banco e chiamö allO stesso tempo: Viriata, Oh Viriata ! POi n11 SI riVOlse di nuovo e disse: caro il 1 iO glovanotto, vada pure su al qumdici, al primo piano, proprio di fianco al bagno, la Viriata le rifä subito il letto. C'& bisogno della mia car- ta d'identitä?, domandai. Macché, disse lei, neanche per sogno. Salii per la scala ed entrai nella stanza nu- mero quindici. Era una bella stanza grande, con un gran lettO matrimoniale. Era ammobiliata con quel ge- nere di mobili Che ancora Si trovano ln provmcia.• un COI 0 con dei cassetti grandi, un armadio con 10 spec- ChiO, qualche sedia scura. ln un cantO, VICino alla fine- stra, c era un lavabo di ferro battuto con una brocca d'acqua. Misi sul comö la mia giacca e la maglietta La-

7. REQUIEM

sia di Ottimo carattere, dissi, mi ha fattO molto piacere parlare con lei, senza la nostra conversazlone il miO V1agg10 sarebbe StatO una gran scocciatura. La vecchia apparve sulla porta e mi guardö con arla sospettosa. Buonasera, diSSi, sono venutO per ve- dere la casa, VOIevo ViSitare la casa, se non la disturbo. La mia casa? , domandö stupita la vecchia, senza capl- re. NO, precisal, non la sua casa, la casa grande, la casa del faro. La villa chiusa, disse pazientemente la vec- chia, non Ci abita piu nessuno, chiusa da tantl annl. LO SO, diSSi, e per questO Che VOlevo vederla, sono ve- nutO apposta da Lisbona, guardi, un tassi che 1 i sta aspettando. Le indicai il tassi fermo dall'altra parte della strada perché caplsse che le stavo dicendo la ve- ritä. La villa chiusa, ripeté la vecchia, mi dispiace ma la villa chiusa. Lei la guardiana? , chiesi. NO, disse lei, sono la moglie del guardiano del faro, ma quando hO tempo mi occupo anche della villa, ogni tantO dO un PO' d'aria e facciO le pulizie, sa, qui ln riva al mare SI rovina tuttO quantO, finestre e mobilia, e poi 1 pa- droni non se ne prendono cura, i padroni non VIVOno qui, stanno all'estero, sono arabi. Arabi?! , esclamai, adesso questa casa appartiene agli arabi? Eh giä, disse la Moglie del Guardiano del Faro, l'ultimo padrone, quello che aveva comprato per un pezzo di pane dagli antichi proprietari, qui voleva farci un albergo, perö la sua ditta fallita, pare che fosse un poco di buono, al- 1 eno a quel Che dice n110 maritO, di n10d0 Che ha ven- dutO tuttO agli arabi. Arabi, dissi iO, non avrei mai 87

8. REQUIEM

pingendo la razza, avevo quasi finitO, la COPia era ve- nuta benisslmo e stavo per chiudere il cavalletto, e propriO ln quel n101 entO n11 SI aVVIC1no un S1gnore stramero Che se n era StatO ad osservare il miO lavoro e che mi disse in portoghese: voglio comprare il suo quadro, pago ⅲ dollari. lo 10 guardai e dissi: questo quadro 1 ' ho fatto per il ristorante "A FortaIeza" di Ca- sca1S, mi dispiace. Dispiace anche a me, replicö lui, ma questo quadro lei l'ha fatto per il mio 〃訪 in Texas, iO sono FranciS Jeff Silver e hO un 4 〃じる in Texas gran- de come Lisbona, ln casa 1 第 .la non C e neanche un qua- dro e iO vadO mattO per Bosch, questo quadro 10 vo- gli0 per casa mia. Ⅱ Copista spense la sigaretta sul pa- vmento e disse: COSI e commclata questa storia. 、・ on capiSCO bene, diSSi, C01 ' Che continua la storia? Sem- plice, disse lui, il texano ha cominciato ad ordinarmi sempre piü quadri, tutti particolari, quel che voleva erano copie enormi di particolari delle Te 〃 0 〃 i ・ ed 10 C01 111C1a1 a COP1are particolari, sono dieci anni che copiO particolari delle Te 〃え ZO 〃 z , come le hO dettO, il texano ha la casa piena di particolari di due metri di larghezza, sa?, l'estate scorsa sono StatO a casa sua e lui mi ha pagatO il V1agg10, non se la puo nemmeno 1n11 a - gmare, e una casa enorme, con tennis e due p1SC1ne, una casa di trenta stanze, ed praticamente piena di particolari delle Te zo 〃・ di Bosch. E lei?, doman- dai, lei cos'ha intenzione di fare? lntanto, disse il CO- PISta, n11 sono messo ln pensione dal Municip10, ormal hO cinquantacmque anni e il lavoro d'ufficio non mi va piü, il texano mi un buono stipendio per VIVere e credO d'avercene ancora per dieci anni almeno di lavo- ro, ora lui vuole Che lavori anche sul pannelli del retro, 77

9. REQUIEM

attenzlone. come SI puo scegliere Ⅱ Vino senza aver sceltO la cena?, disse, davvero questO rlstorante n101- tO bizzarro. QLII in pratica SI mangia S010 pesce, diSSi 10 , per questO che Offrono soltanto vini bianchi, ma comunque se lei preferisce il rosso C e un rosso della casa Che puo anche non essere 1 ale. NO no, disse lui stanotte vogliO bere Vino bianco, ma lei deve altltarmi a sceghere, non conosco le marche, sono tutte nuove. Frizzant1no 0 d'annata?, domandai. D'annata, disse lui, d'annata, non mi placclono le gazose. N ・ on SO se ha notato Che un CoIares Chita, un vino dei su01 tempi. Ⅱ miO Convitato assenti e disse: e un vino di Azenhas dO Mar, nel millenovecentoventitre V1nse una medaglia d'oro a 0 de Janeiro, all'epoca abitavo a Campo de Ourique. La Mariazinha venne da noi e le ordinai il Colares. Vogliono scegliere?, chiese la Mariazinha. Senta, dissi se non le dispiace vorremmo bere un bicchiere prlma di scegliere, abbiamo sete e poi vogliamo brindare. Per me non C problema, disse la Mariazinha, la cucma resta aperta 五 no alle due e il ristorante 6n0 alle tre, CO- me preferiscono lorsignori. Se ne scappo VIa e tornö di li a poco con la bottiglia e un secchiello di ghiaccio. Stanotte abbiamo una lista tutta letteraria, disse men- tre apriva la bottiglia, statO Pedrinho a scegliere i no- ml, 叩 0 ゆ ro & Chi Pedrinh0? , chiesi. Pedrinho un ragazzo Che Ci consigli in cucina, dis- se la Mariazinha, un ragazzo m01t0 C01t0 , ha studiato letteratura a Évora. Un altro alentejano? , domandai. Ha qualcosa da ridire contro gli alentejani?, obiettö la Mariazinha con orgogliosa, guardi Che anch'iO SO- no alentejana, sono di Estremoz. NO, non hO niente, 120

10. REQUIEM

dell'infanzia non tornano piü, dissi io, e soprattutto questo. Eh giä, disse lui, inutile farsi delle illusioni. Ⅱ Maitre della Casa do Alentej0 tornö a mettere il gesso sulla punta della stecca. Le piace giocare a biliar- dO?, mi chiese. Mi piace, assentii.. AlIora perché non CI facciamo una partita?, disse lui. Daccordo, diSSi, 1 a SOIO una partitina, poi devo andare al bar ad aspettare la persona con la quale h0 appuntamento. Ⅱ Maitre della Casa do Alentejo mi diede una stecca, dispose con cura i birilli e disse: giochiamo come Si g10Cava una VOlta, ormal tutti giocano all'amerlcana, con un sacco di biglie, a me pare una barbarie.. Anche a me, assentll. Ⅱ Maitre della Casa do AIentejo diede la prima stoccata e torno a mettere il gesso alla stecca. G ・ iocava lll mamera esatta, scientifica, con rapide occhiate geo- metriche che parevano prendere le misure al biliardo. E Si muoveva con movmenti econom1Ci, indispensabi- li: un piccolo piegamento del gomito, 叩 pena un alzata di spalla, senza praticamente muovere né il bracciO ne la spalla. Lei un professionISta, osserval, n11 sono messo nei guai. Ⅱ Maitre della Casa dO Alentejo sorri- se C01 suo sorr1SO melanconico. Pomer1gg1 e sere e sere e pomenggl qui da solo, disse, qul a giocare da solo, questa la mia VIta. Capii di essere ⅲ una situazione difficile. Ⅱ pallino era esattamente tra la mia biglia e la sua, lmpossibile arrlvarcl, CI sarebbe VOlutO un g10C0 di prestigio, un COIPO fortunatisslmo. Accesi una sigaretta e studiai la S1tuaZ10ne. Pare Che sono fregatO, diSSi, ma non vogliO darmi per V1ntO, me la passa una carambola? CertO che gliela passo, disse con ironia il Maitre della Casa 100